Argento e oro dall’Anatolia per il mondo

Kybele jewellery

Passione per la storia e per l’arte, una specializzazione in gioielli sacri, un’impresa che da 9 anni fornisce gioielli ai musei più importanti della Turchia: l’esperienza di Neslihan Erer e della sua Kybele Jewellery.

“Il mio amore per la cultura e lo spirito italiano è cominciato quando avevo 11 anni e frequentavo la scuola italiana. Da allora non si è più spento, proseguendo anzi per tutta la mia vita lavorativa. Si racconta così Neslihan Erer, imprenditrice, designer, nonché mente e cuore di Kybele Jewellery.

Kybele Jewellery da 9 anni fornisce gioielli in argento e in oro ai musei più importanti della Turchia. Da 4 anni lavora anche in ambito Duty Free nei punti di riferimento internazionali più importanti della Turchia.

“Con gli italiani lavoro da sempre – prosegue Neslihan – Nel nostro settore gli scambi Italia-Turchia sono molto vitali. Nel tempo ho scelto di coniugare le mie esperienze nel settore orafo con i miei interessi per la storia, l’arte e la mitologia. E così è nato il mio progetto di Museum Shop”.

Ma perché la specializzazione nel gioiello sacro? “Il successo per me è iniziato proprio con questa specializzazione. In un settore dove c’è una forte concorrenza, ho scelto infatti di specializzarmi non con il capitale, ma con le mie experience e le mie passioni. La gioielleria esiste dagli inizi delle civiltà umane ed esisterà finche esisterà l’uomo”.

Neslihan Erer designer di gioielli

L’Anatolia ha una storia ricchissima. E la Turchia è un grande museo all’aria aperta. “Mi piace molto – spiega la designer – leggere e conoscere la storia dai gioielli. Studiando i disegni ma anche i materiali usati si può comprendere tutto il periodo storico. Per questo la mia mission è creare gioielli per diversi musei internazionali, dove vengono esposti oggetti che provengono da questa terra straordinaria”.

Quanto è importante il mercato italiano? “L’Italia – risponde Neslihan – è il luogo in cui è nato il Rinascimento, ed è da sempre leader nel design. Per me per il mio lavoro, quindi, sarà sempre un mercato di riferimento”.