Mostra – Museo del Bijou di Casalmaggiore: A Tutto Colore! L’Universo fiorito di Ken Scott tra Moda e Gioiello

by Coppola e Toppo for Ken Scott

Dal 21 aprile al 10 giugno 2018 il Museo del Bijou di Casalmaggiore (Cremona) ospita “A Tutto Colore! L’Universo fiorito di Ken Scott tra Moda e Gioiello”, la mostra a cura di Bianca Cappello e Samuele Magri

“A Tutto Colore! L’Universo fiorito di Ken Scott tra Moda e Gioiello” è la prima mostra racconta, attraverso i gioielli, l’esplosivo e affascinante mondo di fantasia e colore di George Kenneth Scott, in arte Ken Scott.

L’appuntamento è al Museo del Bijou di Casalmaggiore (Cremona), dal 21 aprile al 10 giugno 2018.

Luciana de Reutern for Ken Scott
by Luciana de Reutern for Ken Scott, 1968, Ken Scott Foundation archives / ph credits: Michele Zanin
Sanders di Parma for Ken Scott
Sanders di Parma for Ken Scott, 1969-70, sport collection, Ken Scott Foundation archives / ph credits: Michele Zanin

La mostra è a cura di Bianca Cappello e Samuele Magri

Sono oltre 300 gli oggetti in mostra: alla luce e ai colori dei gioielli fanno da cornice i tessuti, i foulard e gli abiti abbinati  che trasportano i visitatori nell’“Universo Fiorito” di Ken Scott e nella sua “Primavera dell’Anima”.

Realizzato in collaborazione con la Fondazione Ken Scott di Milano, l’evento è a cura di Bianca Cappello (storica e critica del Gioiello) e Samuele Magri (storico dell’Arte e della Moda, docente presso IED Milano).

Per la prima volta al mondo, al grande pubblico è presentata una selezione degli splendidi e inedite creazioni sartoriali realizzate, tra gli altri, da Coppola e Toppo, Luciana De Reutern e Angela Caputi, per le sfilate evento del noto stilista americano, innamorato dell’Italia e adottato da Milano dagli anni Cinquanta del Novecento.

A fianco agli abiti, dunque, i gioielli, grandi e coloratissimi, scelti proprio per completare e competere con le stampe audaci e divertenti degli abiti firmati Ken Scott.

Ken Scott 1960-1970
Ken Scott, 1960s-1970s, Ken Scott Foundation archives / ph credits: Michele Zanin

Ken Scott, il maestro dei fiori stampati

“Maestro dei Fiori Stampati” o il “Giardiniere della Moda”: così gli intellettuali e i maggiori esponenti del jet set internazionale hanno spesso definito Ken Scott.

Personaggio estroverso e poliedrico, Ken Scott è un artista, stilista e genio creativo che ha caratterizzato, con i suoi colori e la sua gioia, i tessuti e la moda made in Italy degli anni Sessanta e Settanta.

I suoi abiti erano indossati dalle donne più belle del mondo e venivano valorizzati con gioielli grandi e coloratissimi, per i quali si appoggiava ai più grandi nomi della bigiotteria italiana di quel ventennio: l’azienda milanese Coppola e Toppo, la designer contessa romana Luciana De Reutern e la maestra fiorentina dei bijoux in acrilico e resina Angela Caputi.

George Kenneth Scott e la sua Fondazione

by Luciana de Reutern for Ken Scott
by Luciana de Reutern for Ken Scott, 1968, Ken Scott Foundation archives / ph credits: Michele Zanin

Nato in America nel 1919, George Kenneth Scott – in arte Ken Scott – inizia giovanissimo ad appassionarsi alla pittura. Scoperto da Peggy Guggenheim nel 1944, due anni dopo si trasferisce in Francia e qui inizia a disegnare tessuti apprezzati anche da Christian Dior.

Dal 1955 è a Milano, città in cui fonda con Vittorio Fiorazzo l’azienda Falconetto, produttrice di tessuti per l’arredamento dai colori forti, ben diversi da quelli in voga all’epoca.

Nel 1962 inizia a creare linee di moda caratterizzate dall’incredibile esplosione di fiori e colori stampati sui tessuti. Le più eleganti donne dell’epoca ne comprendono l’eleganza: una per tutte, Audrey Hepburn.

Le sue sfilate, ricche di ogni genere di ispirazione, sono eventi spettacolari in cui lo stilista può presentarsi anche come domatore circense o mostrare abiti decorati da stampe a tema culinario.

Questo genio eccentrico muore nel 1991 e la sua eredità è portata avanti dalla omonima Fondazione, che ha lo scopo di conservare, tutelare e divulgare il patrimonio artistico e culturale di George Kenneth Scott, frutto di oltre mezzo secolo di attività creativa.

by Chiara Marseglia