Dal 21 aprile al 10 giugno 2018 il Museo del Bijou di Casalmaggiore (Cremona) ospita “A Tutto Colore! L’Universo fiorito di Ken Scott tra Moda e Gioiello”, la mostra a cura di Bianca Cappello e Samuele Magri
“A Tutto Colore! L’Universo fiorito di Ken Scott tra Moda e Gioiello” è la prima mostra racconta, attraverso i gioielli, l’esplosivo e affascinante mondo di fantasia e colore di George Kenneth Scott, in arte Ken Scott.
L’appuntamento è al Museo del Bijou di Casalmaggiore (Cremona), dal 21 aprile al 10 giugno 2018.
La mostra è a cura di Bianca Cappello e Samuele Magri
Sono oltre 300 gli oggetti in mostra: alla luce e ai colori dei gioielli fanno da cornice i tessuti, i foulard e gli abiti abbinati che trasportano i visitatori nell’“Universo Fiorito” di Ken Scott e nella sua “Primavera dell’Anima”.
Realizzato in collaborazione con la Fondazione Ken Scott di Milano, l’evento è a cura di Bianca Cappello (storica e critica del Gioiello) e Samuele Magri (storico dell’Arte e della Moda, docente presso IED Milano).
Per la prima volta al mondo, al grande pubblico è presentata una selezione degli splendidi e inedite creazioni sartoriali realizzate, tra gli altri, da Coppola e Toppo, Luciana De Reutern e Angela Caputi, per le sfilate evento del noto stilista americano, innamorato dell’Italia e adottato da Milano dagli anni Cinquanta del Novecento.
A fianco agli abiti, dunque, i gioielli, grandi e coloratissimi, scelti proprio per completare e competere con le stampe audaci e divertenti degli abiti firmati Ken Scott.
Ken Scott, il maestro dei fiori stampati
“Maestro dei Fiori Stampati” o il “Giardiniere della Moda”: così gli intellettuali e i maggiori esponenti del jet set internazionale hanno spesso definito Ken Scott.
Personaggio estroverso e poliedrico, Ken Scott è un artista, stilista e genio creativo che ha caratterizzato, con i suoi colori e la sua gioia, i tessuti e la moda made in Italy degli anni Sessanta e Settanta.
I suoi abiti erano indossati dalle donne più belle del mondo e venivano valorizzati con gioielli grandi e coloratissimi, per i quali si appoggiava ai più grandi nomi della bigiotteria italiana di quel ventennio: l’azienda milanese Coppola e Toppo, la designer contessa romana Luciana De Reutern e la maestra fiorentina dei bijoux in acrilico e resina Angela Caputi.
George Kenneth Scott e la sua Fondazione
Nato in America nel 1919, George Kenneth Scott – in arte Ken Scott – inizia giovanissimo ad appassionarsi alla pittura. Scoperto da Peggy Guggenheim nel 1944, due anni dopo si trasferisce in Francia e qui inizia a disegnare tessuti apprezzati anche da Christian Dior.
Dal 1955 è a Milano, città in cui fonda con Vittorio Fiorazzo l’azienda Falconetto, produttrice di tessuti per l’arredamento dai colori forti, ben diversi da quelli in voga all’epoca.
Nel 1962 inizia a creare linee di moda caratterizzate dall’incredibile esplosione di fiori e colori stampati sui tessuti. Le più eleganti donne dell’epoca ne comprendono l’eleganza: una per tutte, Audrey Hepburn.
Le sue sfilate, ricche di ogni genere di ispirazione, sono eventi spettacolari in cui lo stilista può presentarsi anche come domatore circense o mostrare abiti decorati da stampe a tema culinario.
Questo genio eccentrico muore nel 1991 e la sua eredità è portata avanti dalla omonima Fondazione, che ha lo scopo di conservare, tutelare e divulgare il patrimonio artistico e culturale di George Kenneth Scott, frutto di oltre mezzo secolo di attività creativa.
by Chiara Marseglia